Un’intervista del 1923: “Signor Hitler, mi può spiegare il programma del suo partito?”

Il Führer: «Purezza della razza, abolizione del regime democratico, distruzione dei socialisti e degli ebrei».

«Adolfo Hitler il “fascista”» è il titolo di un servizio speciale di Giulio De Benedetti pubblicato il 28 marzo 1923 sulla Gazzetta del Popolo, contenente un raro colloquio col Führer. La Stampa ne ripropone un ampio stralcio.

Stupri, “doppiopesismo dei media: razzisti a Rimini, garantisti a Firenze. Serve a rafforzare l’idea del mondo che già c’è”

Marco Bruno, sociologo della comunicazione dell’università La Sapienza di Roma, analizza il modo in cui i media hanno raccontato i due fatti di cronaca in relazione agli autori dei reati: “Nel caso della riviera romagnola era chiaramente funzionale a rappresentare un’immagine della realtà che faceva comodo a una certa parte politica. Rispetto alla vicenda che coinvolge due carabinieri, invece, società e giornalismo riconoscono l’autore del reato come qualcuno che sta dalla nostra parte, il che fa attivare un processo di minimizzazione”

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Porno, calcio e scommesse online: lo scandalo dei telefonini di Stato

Dai cellulari in dotazione alle amministrazioni pubbliche sono partite migliaia di chiamate verso numeri ben poco istituzionali. Con un danno di quasi 8 milioni di euro. Lo studio sul traffico di oltre 400 mila sim card Coppola (Pd): “Molte potrebbero essere truffe”. Donazioni via sms a carico del contribuente, biglietti per eventi e abbonamenti a oroscopi.

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Quella rete di mercenari dietro la nave anti migranti della destra europea

Si sono addestrati sulle Alpi francesi, con lezioni di autodifesa e geopolitica. Hanno alle spalle una rete internazionale, si riuniscono comunicando il luogo solo all’ultimo minuto e sono in grado di gestire raccolte di fondi cambiando conto e banca in poche ore.

Ed ora hanno una nave, presa a nolo da una società inglese di mercenari del mare, una “fortezza” galleggiante arrivata direttamente da Gibuti. Si chiamano “Generazione identitaria”, sigla della estrema destra europea, pronta a riportare in Libia i rifugiati raccolti a sud della Sicilia, con lo slogan “Defend Europe”. Con un programma preciso in mente: bloccare ogni forma di migrazione, respingere chi chiede asilo verso i paesi di provenienza, annullare tutti i visti ottenuti per ricongiungimento familiare. Programmi da destra dura e pura.

L’arrivo sul fronte sud delle migrazioni dei popoli che fuggono da guerre e sfruttamento economico della rete europea neofascista ha connotati inquietanti, che Famiglia cristiana ha ricostruito, seguendo le tracce dell’operazione “Defend Europe”.

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L’apocalisse che ci siamo creati da soli

Cosa succederà tra non molto al nostro pianeta se non ci occupiamo del fatto che fa sempre più caldo: e sempre che non sia troppo tardi, secondo il New York Magazine.

Entro pochi decenni – pochi decenni – buona parte della città di Miami, in Florida, non esisterà più: sarà sommersa dalle acque dell’Oceano Atlantico che si saranno alzate di diversi metri a causa del riscaldamento globale. Molte altre città costiere, come quelle del Bangladesh, finiranno sott’acqua in un processo che secondo gli scienziati è ormai inevitabile, anche se smettessimo di colpo di bruciare combustibili fossili nei prossimi dieci anni. In mancanza di una radicale riduzione nella produzione dei gas serra, poi, nei prossimi decenni avremo ricorrenti uragani, tempeste e inondazioni dalla portata straordinaria, lunghi periodi di siccità che distruggeranno i raccolti e avranno pesanti conseguenze economiche, nuove epidemie di malattie ormai dimenticate, estati sempre più torride, oceani sempre più inquinati e ostili alla vita, aria irrespirabile per interi mesi e una moltiplicazione di piccoli e grandi conflitti locali. Forse li avremo anche in caso di una radicale riduzione nella produzione dei gas serra, a questo punto: complici le grandi attenzioni dei ricercatori, che comunicano con cautela dati e probabilità per non dare appigli ai negazionisti, non abbiamo idea del disastro che ci aspetta e che in parte si è già inesorabilmente avviato.

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Tutti i legami tra Pro Vita e Forza Nuova

La onlus che si batte per la difesa della «famiglia tradizionale» si presenta come apartitica e apolitica. Ma gli intrecci con la formazione di estrema destra sono numerosi: dal portavoce Alessandro Fiore — figlio di Roberto, leader di FN — all’azienda che ne distribuiva il notiziario, guidata dalle sue sorelle, fino all’ex editore beneventano, già candidato di FN. «Tra Pro Vita e Forza Nuova non vi sono rapporti, vi è solamente uno storico rapporto di amicizia tra me e Roberto Fiore», minimizza il presidente Toni Brandi. Intanto, l’attività editoriale dell’associazione è sempre più fiorente.

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Giusi Nicolini: “Matteo Salvini? Qui è il benvenuto Lampedusa accoglie tutti”

«Senta. La mia comunità non ha avuto paura nel 2011 quando, con al governo il ministro Maroni, l’isola diventò un carcere a cielo aperto: oltre 7 mila tunisini lasciati qui, per terra, come cani randagi. E ora dovremmo avere paura della retorica di Salvini? Venga pure, è il benvenuto». Giusi Nicolini, 56 anni e da cinque sindaco di Lampedusa, lascia aperte le porte del suo ufficio, poco distante dal porto. «Non so se vorrà vedermi, io domani sarò qua».

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La “gola profonda” del calcio che minaccia i poteri forti

L’avevano chiamata la “Wikileaks del calcio,” quando lo scorso ottobre esordì sul web pubblicando contratti e documenti confidenziali tra i più importanti club europei e i fondi di investimento. Da allora, Football Leaks non si è più fermata, e con cadenza giornaliera rende pubblici accordi riservati in grado – come è capitato spesso – di gettare nell’imbarazzo il mondo del calcio professionistico.

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