Marco Bruno, sociologo della comunicazione dell’università La Sapienza di Roma, analizza il modo in cui i media hanno raccontato i due fatti di cronaca in relazione agli autori dei reati: “Nel caso della riviera romagnola era chiaramente funzionale a rappresentare un’immagine della realtà che faceva comodo a una certa parte politica. Rispetto alla vicenda che coinvolge due carabinieri, invece, società e giornalismo riconoscono l’autore del reato come qualcuno che sta dalla nostra parte, il che fa attivare un processo di minimizzazione”
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