In questi ultimi giorni siamo tutti indignati e contriti, mentre qualche mese fa eravamo tutti rispettosi della libertà di parola e ironici.
Mesi fa eravamo tutti #JeSuisCharlie perché i terroristi non potevano limitare la libertà di parola e di satira di Charlie Hebdo, mentre ora siamo indignati perché non si può fare una vignetta sul terremoto che ha colpito il centro Italia (e una contro-vignetta di risposta all’indignazione).
Mesi fa scherzavamo tutti sul “bravoooh”, mentre oggi siamo tristi perché Tiziana Cantone si è suicidata a causa della diffusione dei video di cui era protagonista. Visto che si dovrebbe imparare dalla storia, forse è meglio leggersi questo articolo recente e che è molto simile a quello che è successo qualche mese fa in provincia di Napoli.
Forse dovremmo imparare a dare un’opinione su qualsiasi argomento pensandoci sopra più di poche decine di secondi e senza necessariamente seguire la massa (e non è obbligatorio farla sapere al mondo tramite i social network).